Quattro passi a Ferrara

Era da un paio di anni che la Festa del Libro Ebraico aveva stuzzicato la fantasia. Stavolta, trovandomi su suolo italico, mi sono decisa ad andarci (studiare all'estero acutizza il proprio senso personale di carpe diem, oltre a sottolineare l'importanza di ciò che è vicino o attorno a sé), tanto più che in questa edizione la mia passione sconfinata per Emanuele Luzzati trovava ampia soddisfazione nella mostra che il MEIS gli ha dedicato.
Del rapporto che l'artista aveva con la sua ebraicità ero a conoscenza, ma sono rimasta comunque colpita dal suo attivismo all'interno della comunità ebraica italiana, tema che spesso non è sufficientemente messo in risalto dalla letteratura che riguarda Luzzati.
Le immagini sono troppo vivide ed eloquenti di una cultura, quella ebraica, dove la trasmissione della conoscenza generazionale è fondante la stessa legittimità religiosa, per non trovare spazio in questo blog. Aprire il mondo di Luzzati è tingersi di infiniti colori e significati, un'esperienza che penso ognuno dovrebbe fare nella vita.

































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