Snob

"Il termine con cui sono stato cresciuto io è Snob. La parola è forse leggermente autoironica, ma gli altri termini sono disfemismi belli e buoni. Una definizione ampia di Snob potrebbe essere una persona che sa cosa significa disfemismo e cui non dispiace farvelo capire.
Faccio presente che noi Snob siamo pressoché l'ultimo tipo rimasto di sfigato monomaniaco veramente élitario. Esistono, garantito, numerose altre specie di sfigati monomaniaci nell'America di oggi, e alcune di queste sono élitarie all'interno del loro ambito specifico (per es., quando il computer vi si impalla e all'improvviso avete bisogno di aiuto, lo sfigato monomaniaco dei computer, magrolino, carbonchioso e semiautistico, immediatamente si eleva sul totem dello status, e la blanda condiscendenza con cui preme i due tasti misteriosi che vi bloccano lo schermo è sia élitaria che contestualmente valida). Ma l'ambito dello Snob è la vita interpersonale stessa. Dopotutto non siamo (nonostante la spossante pressione culturale) obbligati a usare un computer, ma al linguaggio non si sfugge: il linguaggio è tutto e dappertutto; è ciò che ci permette di aver a che fare gli uni con gli altri; è ciò che ci distingue dagli animali; Genesi, 11, 7-10 e così via. E noi Snob sappiamo quando e come unire con un trattino gli aggettivi frasali e come evitare che un participio resti sospeso, e sappiamo di saperlo, e sappiamo che pochissimi americani sanno o addirittura si interessano a questa roba, e li giudichiamo di conseguenza."

David Foster Wallace Considera l'aragosta

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