Scucito
(da Dizionario Italiano online, Hoepli)
[scu-cì-to]
agg. (part. pass. di scucìre)
1 Privato della cucitura o delle cuciture, staccato lungo la cucitura: un abito tutto s.; hai una tasca scucita
2 fig. Slegato, privo di nesso logico: periodi scuciti;ragionamento s.
‖ lett. Rado: filtrava una pioggerellina scucita, minuta Carducci
‖ lett. Rado: filtrava una pioggerellina scucita, minuta Carducci
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Uccio Biondi |
De Martino, in La fine del mondo, usa il termine per riferirsi alla crisi della presenza nella psicosi. Il non-esserci, lo sbriciolarsi dei confini tra esterno ed interno, tra prima e dopo, in un piano esistenziale in cui i pensieri si confondono con la realtà e si tingono di magico.
Non sempre scucirsi significa s-corporarsi, annullarsi, tuttavia ed almeno per me. Scucirsi può anche significare percorrere una strada alternativa, non volere mettere radici in niente per essere aperti alla molteplicità del divenire. D'altronde, non si dice: 'Si è cucito addosso quel nomignolo?'.
Cucire e logica non sempre sono sinonimo di realizzazione personale, al contrario possono divenire gabbie sociali dorate.
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