Sognatore secondo Dostoevskij

Il sognatore, se proprio occorre darne una definizione precisa, non è un uomo, ma, sapete, una sorta di essere di genere neutro. Egli prende dimora per lo più in qualche angolo inaccessibile, come se volesse nascondersi in esso persino alla luce del giorno, e se si ritira in casa sua mette radici nel suo angolo come una lumaca, oppure per lo meno è assai simile a quel curioso animale che è nello stesso tempo un animale e una casa insieme, e che si chiama tartaruga. [...] egli non desidera nulla perché egli è già al di sopra dei desideri, perché egli ha tutto presso di sé, perché egli è sazio, perché egli è come un pittore che dipinge la propria vita e se la ricrea ogni momento secondo un nuovo capriccio.
Dostoevskij, F. Le notti bianche


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